Letale inganno del diabete
IL LETALE INGANNO
DEL DIABETE
Questo articolo vi farà
arrabbiare, gli inganni non fanno piacere, soprattutto quando sono
preposti a tenerci ammalati a scopo di lucro, pur essendoci la cura.
In questo articolo informazioni su cosa è il diffusissimo
diabete di tipo 2, quali patologie da origine, la sua storia nascosta
al pubblico e soprattutto la cura che lo guarisce senza fallo con il
100% di successi e con la guarigione dalle patologie indotte da tale
malattia. L’articolo è un po’ lungo, ma vale la
pena di leggerlo, dopodichè diffondete questa conoscenza in
quanto utilissima.
Se siete
un diabetico il vostro medico non vi dirà mai che è
curabile nella maggior parte dei casi, se solo nominate la parola
cura probabilmente si irriterà, in quanto la sua preparazione
medica contempla solo la parola trattamento, per lui la parola cura
non esiste. Il diabete nella sua forma epidemica moderna è
curabile da almeno 40 anni. Nel 2001 negli USA sono morti 934.550 per
sintomi fuori controllo di tale malattia. Il vostro medico inoltre
non vi dirà che un tempo gli infarti, sia ischemici che
emorragici, i colpi apoplettici dovuti a neuropatie, gli eventi
coronarici sia ischemici che emorragici, obesità,
arteriosclerosi, alta pressione, alti livelli di colesterolo e
trigliceridi, impotenza, la retinopatia, l’insufficienza renale
ed epatica, la sindrome policistica ovarico, alti livelli sanguigni
di zucchero, la candidosi sistemica, un compromesso metabolismo dei
carboidrati e/o dei grassi, difficoltà di cicatrizzazione,
neuropatie periferiche, nonché altrettanti disordini epidemici
dei giorni nostri, un tempo venivano spesso considerati niente altro
che sintomi del diabete, e curati curando il diabete di tipo 2. Se vi
ammalate di diabete e vi affidate al trattamento medico tradizionale
prima o poi con il peggioramento della malattia sperimenterete uno
o più dei suoi sintomi. Attualmente è prassi comune
fare riferimento a tali sintomatologie come fossero affezioni
indipendenti e separabili, a cui corrispondono trattamenti separati e
non collegati tra di loro, somministrati da specialisti in
concorrenza fra di loro.
E’
vero che molti di questi sintomi possono derivare, come talvolta
capita, da altre cause, ad ogni modo è altrettanto vero che
tale aspetto è stato impiegato per giustificare inefficaci e
costosi trattamenti dei sintomi in questione.
Il
diabete di tipo 2 è curabile, una volta terminato di leggere
il presente articolo ve ne sarete resi conto.
Attualmente
l’industria del diabete rappresenta una cospicua comunità,
che nel corso degli anni è riuscita a mettere a tacere in modo
esemplare le voci contrastanti che cercano di evidenziare la frode
che sta alla base della moderna cura della malattia che è
diventata quasi una religione e che dipende fortemente dalla fede dei
suoi credenti tale da rendere quasi blasfema la sola ipotesi che
l’affabile medico, nella maggioranza dei casi è solo un
ciarlatano e un truffatore, nella maggior parte dei casi costui non
ha mai curato un solo caso di diabete in tutta la sua carriera.
L’influenza
politica e finanziaria di questa comunità medica ha sovvertito
la realtà delle cose e domina l’intero settore
controllando virtualmente in tutto e per tutto ogni documento
pubblicato sull’argomento diabete. Se mai le persone verranno a
conoscenza della cura del diabete che esiste da 40 anni, l’intero
settore crolla, ma è pura utopia il pensarlo. Da oltre 40 anni
la ricerca medica dimostra coerentemente e con sempre maggiore
chiarezza che il diabete è una malattia degenerativa provocata
direttamente da forniture alimentari industriali improntate al
profitto piuttosto che alla salute.
Breve
storia del diabete
Nel 1922
i tre premi Nobel canadesi, Banting, Best e Macleod riuscirono a
salvare la vita ad una giovane con una iniezione di insulina, un
nuovo farmaco prodigio. Fu solo nel 1933 che in un documento
pubblicato nell’
America journal of medical Science
,
cominciarono ad emergere notizie relative ad una nuova forma di
diabete che non reagiva al nuovo farmaco prodigio e ancora peggio a
volte la terapia con insulina causava la morte del paziente. Questa
nuova malattia divenne nota come “diabete resistente
all’insulina” , in quanto presentava l’elevato
tasso di zucchero tipico del diabete, ma reagiva scarsamente alla
terapia insulinica. Negli USA agli inizi del 900 aveva un’incidenza
pro capite pari allo 0,0028%, nel 1933 si impenno del 1.000%, sino a
diventare negli anni 90 un’affezione sotto vari pseudonimi tale
da rovinare la salute di oltre la metà della popolazione
statunitense inabilitandone il 20%. E’ evidente che c’è
qualcosa che ha provocato tale impennata della patologia.
Nel 1950
la comunità medica fu in grado test sierologici sull’insulina.
Tali test rivelarono che questa nuova malattia non era il classico
diabete, ma era caratterizzata da livelli di insulina sufficienti,
spesso eccessivi, il problema era che l’insulina non riduceva
il tasso di zucchero nel sangue. Se le intuizioni dietetiche dei
precedenti 20 anni e sino agli anni 60 fossero state prese in
considerazione, il diabete sarebbe stato curabile e non semplicemente
controllabile. Invece nel 1950 è iniziata la ricerca di un
altro farmaco prodigioso. Questo farmaco come tutti i farmaci doveva
essere brevettabile, ovvero non una medicina naturale, in quanto
queste non sono brevettabili e molto remunerativo. Sarebbero state
necessarie approvazioni obbligatorie da parte delle autorità
sanitarie. I test richiesti per tali autorizzazioni dovevano essere
straordinariamente costosi per evitare che altri farmaci non
autorizzati (naturali) diventassero competitivi. Questa è
l’origine del classico protocollo medico relativo al
“trattamento dei sintomi”, nessuno guarisce, solo
liberazione temporanea dei sintomi. Inoltre i farmaci naturali che
effettivamente curavano il diabete (e altre malattie ndr), avrebbero
dovuto essere tolti dalla circolazione, incarcerando i loro
propugnatori in quanto ciarlatani. Spesso le sostanze naturali hanno
realmente curato la malattia, e questo è il motivo per cui si
è fatto e si fa tuttora ricorso alla forza della legge per
estromettere dal mercato farmaci naturali, spesso superiori.
Molte
malattie degenerative possono essere ricondotte ad un consistente
collasso del sistema endocrino, fenomeno ben noto ai medici degli
anni 30 come diabete insulino-resistente. Questo fondamentale
disturbo è conosciuto come un disordine del sistema di
controllo dello zucchero sanguigno determinato da grassi e oli
malamente lavorati. Grassi e oli non sono tutti uguali. Alcuni sono
sani e salutari, molti altri sono dannosi. Sotto il profilo della
salute la distinzione non riguarda quelli saturi e quelli insaturi,
come erroneamente vuole fare credere l’industria che li
produce. Nell’ambito della salute la distinzione va fatta tra
naturale e manipolato.
La
natura della malattia
Il
diabete viene tipicamente diagnosticato come l’incapacità
dell’organismo di metabolizzare adeguatamente i carboidrati, il
suo sintomo distintivo è un elevato livello di glucosio nel
sangue. Il diabete di tipo 1 deriva da un’insufficiente
produzione di insulina da parte del pancreas, mentre il diabete di
tipo 2 da insulina inefficace. In entrambi i tipi il livello di
glucosio nel sangue resta elevato. L’insulina inefficace non
differisce da quella efficace, la sua inefficacia si riferisce
all’incapacità della popolazione cellulare di reagire ad
essa. Oggi data la maggiore conoscenza di questi processi sembrerebbe
più appropriato definire il diabete di tipo 2 in quanto
fondamentale incapacità dell’organismo di metabolizzare
grassi e oli, incapacità che determina una perdita di
efficacia dell’insulina e il conseguente mancato metabolismo
dei carboidrati. Ogni cellula si trova nell’incapacità
di trasportare il glucosio dal sangue al proprio interno, il
glucosio quindi rimane nel sangue, oppure si accumula come grasso
corporeo o glicogeno, oppure viene espulso dalle urine. Sembra che
quando l’insulina si lega ad un recettore della membrana
cellulare esso dia inizio ad una complessa cascata di reazioni
biochimiche all’interno della cellula, ciò fa sì
che trasportatori del glucosio di una certa classe, noti come
molecole GLUT4, abbandonino la propria area di sosta entro la cellula
e si trasferiscono nella superficie interna della membrana cellulare
del plasmocita. Una volta nella membrana, questi migrano verso
specifiche aree della membrana stessa denominate domini caveolari
dove in virtù di un’altra serie di reazioni biochimiche,
individuano e agganciano molecole di glucosio, che poi trasportano
all’interno della cellula tramite un processo chiamato
endocitosi. All’interno della cellula questo glucosio viene
quindi consumato dai mitocondri come carburante per produrre energia
destinata ad alimentare l’attività cellulare, così
questi trasportatori GLUT4 abbassano il glucosio nel flusso sanguigno
trasportandolo all’esterno di quest’ultimo e dentro tutte
le cellule dell’organismo. Molte molecole implicate in questi
percorsi mediati da glucosio sono lipidi, vale a dire acidi grassi,
in particolare omega 3. Quando a causa del nostro regime alimentare
questi acidi grassi cis sono costantemente assenti, acidi trans e
acidi grassi saturi a catena media e breve prendono il loro posto
nella membrana cellulare; tali sostituzioni rendono la membrana più
rigida ed inibiscono il meccanismo di trasporto del glucosio, e come
conseguenza il glucosio nel flusso sanguigno resta elevato. In altre
parti dell’organismo il pancreas secerne insulina in eccesso,
il fegato produce grassi dallo zucchero in eccesso, non vi è
sufficiente energia cellulare per l’attività
dell’organismo e l’intero sistema endocrino risulta
alterato, infine si verifica un’insufficienza pancreatica, il
peso corporeo cala molto e la crisi precipita.
Trattamento
medico convenzionale
Il
moderno trattamento medico ortodosso prevede la somministrazione di
agenti ipoglicemici orali che rientrano in 5 classificazioni o
insulina.
Biguanidi,
inibitori della glucosidase, meglitinidi, sulfoniluree,
tiazolidinetdioni. Alcuni stimolano la produzione di insulina,
ampiamente ignorando il fatto che un elevato livello di insulina sia
dannoso quasi quanto un elevato livello di glucosio, altri sono
famosi per provocare il cancro al fegato.
Insulina
Oggi si
prescrive l’insulina per entrambi i tipi di diabete tipo 1 e
tipo 2. L’insulina sostituisce quella che l’organismo non
produce più. Questo trattamento per quanto necessario per
preservare la vita ai diabetici di tipo 1 , è tuttavia assai
discutibile quando somministrato ai diabetici di tipo 2. E’
importante sottolineare che né l’insulina né
alcuno di questi agenti ipoglicemici orali esercita alcuna azione
terapeutica su qualsivoglia tipo di diabete. Nessuna di queste
strategie è progettata per normalizzare l’assorbimento
cellulare di glucosio da parte delle cellule che ne abbisognano per
alimentare la propria attività. La prognosi con questo
trattamento ortodosso è crescente invalidità e morte
prematura, determinate da infarto o insufficienza renale, oppure dal
collasso di qualche altro organo vitale.
Terapie
mediche alternative, diabete di tipo 1.
Per tale
patologia è ora disponibile una metodologia di cura
alternativa, elaborata nei moderni ospedali di Madras in India, già
sottoposta a rigorosi studi a doppio cieco per attestarne
l’efficacia, essa verte sul ripristino della normale funzione
delle cellule beta del pancreas, di modo che tale organo sia
nuovamente in grado di produrre insulina così come dovrebbe.
Questo approccio si è apparentemente dimostrato capace di
curare il diabete di tipo 1 in oltre il 60% dei soggetti. Per le
ragioni economiche esaminate questa metodologia ha scarse probabilità
di fare la sua compara in occidente, in quanto curando
definitivamente mina i lucrosi affari dell’industria del
diabete.
Terapie
mediche alternative, che funzionano e guariscono, il diabete di tipo
2.
Lo scopo
di qualsiasi efficace programma alternativo è quello di
riparare e ripristinare il meccanismo di controllo sangue-zucchero
proprio dell’organismo, è il suo funzionamento
compromesso che con il tempo determina direttamente tutti i numerosi
sintomi debilitanti, che rendono il trattamento ortodosso così
economicamente redditizio. Per quanto riguarda il diabete di tipo 2,
le fasi in programma sono.
1 -
Riparare il sistema di controllo sangue-zucchero compromesso.
Ciò
viene realizzato semplicemente sostituendo grassi ed oli sani,
salutari e puri al mix
trans-isomero
(olio di semi)
dall’aspetto puro ma in realtà tossico, presente in
allettanti contenitori colorati sugli scaffali dei supermercati.
Consumare solo olio di lino, olio di pesce ed occasionalmente olio di
fegato di merluzzo, sino a quando lo zucchero sanguigno non inizia a
stabilizzarsi; dopodichè aggiungere oli sani come: burro, olio
di cocco, olio di oliva, e grassi animali puri.
Leggere
le etichette e rifiutarsi di assumere economici oli di scarsa qualità
quando sono presenti negli alimenti lavorati o nei menù dei
ristoranti. I diabetici presentano una carenza cronica di minerali,
quindi è necessario che aggiungano alla propria dieta
integratori minerali ad ampio spettro e di buona qualità.
2
-Controllare manualmente il rapporto sangue-zucchero durante il ciclo
di recupero.
Soto
supervisione medica, interrompere gradualmente l’assunzione di
tutti gli agenti ipoglicemici orali e di tutti i farmaci
supplementari somministrati per contrastare gli effetti collaterali.
Sviluppare un controllo naturale del sangue-zucchero tramite
l’impiego di comprese glicemiche, il consumo di pasti leggeri e
frequenti (comprendenti alimenti ricchi di fibre), regolare esercizio
fisico dopo i pasti, la totale astensione da tutti gli zuccheri.
Evitare il consumo di alcol sino a quando lo zucchero sanguigno non
sia rientrato stabilmente nei parametri normali. Registrare i valori
tramite un misuratore di glucosio ad ago, annotare su un diario
medico tutto quello che si fa.
3 –
Ripristinare un adeguato equilibrio di grassi ed oli salutari
allorquando il meccanismo di controllo sangue-zucchero funziona
nuovamente.
Eliminare
in modo permanente dalla dieta tutti i grassi e oli economici,
tossici e di scarsa qualità, nonché gli alimenti
lavorati e i piatti dei ristoranti che li contengono. Quando il
meccanismo di controllo del sangue-zuccero riprende a funzionare
correttamente, integrare gradualmente la dieta con ulteriori alimenti
sani. Controllare gli effetti di questi ultimi monitorando i livelli
di zucchero sanguigno con l’apposito attrezzo ad ago.
Ricordarsi di registrare tutto.
4 –
Continuare il programma sino a quando non siano ripristinati anche i
valori normali dell’insulina
.
Una volta
che i livelli di zucchero saranno rientrati nella gamma ordinaria, il
pancreas smetterà gradualmente di produrre insulina in
eccesso, Questo processo richiede un periodo un po’ più
lungo e lo si può testare facendo inviare dal vostro medico un
campione del vostro sangue ad un laboratori di analisi per
determinare l’insulina nel siero. Una buona prassi è di
attendere un paio di mesi dopo che il controllo dello zucchero
sanguigno si è ripristinato.
5 –
Riparare separatamente i danni collaterali provocati dalla malattia.
I
problemi vascolari determinati da un elevato livello cronico di
glucosio generalmente si risolveranno da sé senza sforzo
cosciente. Gli effetti della retinopatia e della neuropatia
periferica, solitamente si riparano da sé, I danni ai reni di
solito non si riparano da sé. I danni vascolari ed alle
arterie determinati da anni di elevato tasso di zucchero e insulina,
regrediranno lentamente grazie ad una dieta appropriata e sana,
tuttavia ripulire le arterie in questo modo può richiedere
molti anni. Il danno alle arterie può essere corretto molto
più velocemente ricorrendo ad una terapia di chelazione
intravenosa, che nell’80% dei casi si sistema in sei mesi.
Ovviamente non aspettatevi che il vostro medico per ovvi motivi la
approvi, in particolar modo se è uno specialista in
cardiologia.
6 –
Tempi di recupero.
La
prognosi solitamente prevede un rapido recupero dalla malattia ed il
ripristino di un normale stato di salute e di energia nell’arco
di alcuni mesi, un anno o anche più. Il tempo richiesto
dipende da quanto a lungo si è permesso alla malattia di
svilupparsi.
Per chi
interviene precocemente i tempi di recupero sono di alcuni mesi o
anche meno. Per coloro che soffrono della malattia da molti anni, i
tempi di recupero potrebbero estendersi ad un anno o anche più.
Magnet
Tratto
da:
Nexus N.
55
Per una
mole maggiore di informazioni consultare:
www.Healingmatters.com
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Ciò che è scritto nel sito www.miraclemineral.it a proposito degli usi curativi dell'MMS
Tradotti dal libro dello scopritore, sono solo opinioni e non consigli medici.
Qualunque cosa lei decida di fare con la sua salute,
si tratta di una sua scelta ed esclusivamente di una sua decisione.
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Non è una medicina, ma una soluzione per potabilizzare l'acqua,
Non è inteso come consiglio medico, non è inteso come consiglio ad allontanarsi dai medici.
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A chiunque necessiti di cure mediche si consiglia di rivolgersi ai medici.
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